6 gennaio 2021, è un giorno un po’ triste per noi studenti: è – ahimè- l’ultimo giorno di vacanze!-(
Come si suol dire: “Arriva l’epifania che tutte le feste si porta via”. Tutti conoscono l’Epifania soprattutto come il giorno in cui la Befana ci porta la calza piena di dolcetti, ma in realtà è anche il giorno in cui i tre re magi, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, arrivarono finalmente alla grotta di Gesù bambino dopo mesi di lungo viaggio guidati da una stella cometa.
Ma, dunque, questa stella cometa è esistita veramente o fa solo parte di una leggenda popolare?
Innanzitutto facciamo chiarezza su una cosa: le stelle comete non esistono. Infatti una stella è un astro di grandi dimensioni che si trova lontano dal sistema solare ed è fissa, mentre una cometa è un corpo celeste di piccole dimensioni, si trova all’interno del sistema solare, è mobile ed è molto più fredda di una stella. In altre parole è qualcosa di molto simile a un meteorite o giù di lì: l'”effetto coda” si sviluppa per sublimazione dei materiali del nucleo stesso e per effetto del vento solare e della pressione della radiazione solare…
Purtroppo dobbiamo sfatare questo mito: impossibile che i re magi videro una stella cometa. E se già questo vi ha sconvolto: smettete di leggere! La rivelazione è che quei tre non videro né una cometa né tanto meno una stella.
Probabilmente, i tre magi non videro altro che la congiunzione tra Giove e Saturno (che è avvenuta anche recentemente, il 21 dicembre 2020).
Si stima infatti che attorno al 7 a.C. (ricordiamo che Gesù in realtà non è nato nell’anno zero ma tra il 4 e il 7 a.C.) si verificarono addirittura tre congiunzioni tra Giove e Saturno; fu Keplero il primo ad ipotizzare che questa triplice congiunzione abbia ispirato i re magi, anche perché tre congiunzioni richiedono mesi e ciò combacerebbe con il lungo viaggio dei tre re.
Solitamente, Giove e Saturno (entrambi molto brillanti e visibili ad occhio nudo – inquinamento luminoso permettendo-) si allineano ogni 19 anni e 314 giorni in congiunzioni di breve durata o a volte per nulla visibili.
Però, quando i due pianeti sono sia allineati tra loro, sia con la terra e con il sole, avvengono altre due congiunzioni: una circa 100 giorni prima e una circa 100 giorni dopo. In questo caso si parla di congiunzione triplice poiché avvengono nell’arco di 6-7 mesi e si verificano circa ogni 800 anni.
Nei vangeli, però, si parla di stella e non di cometa o tantomeno di stella cometa, e dunque, da dove viene la famosa stella cometa dei re magi?
Fu Giotto, in realtà, ad inventare il mito della stella cometa: infatti, nel 1301 assistette al passaggio della cometa di Halley, ne rimase talmente impressionato che, quando gli fu chiesto di affrescare la Cappella degli Scrovegni a Padova, dipinse nell’adorazione dei magi una cometa appoggiata sulla capanna di Gesù bambino.
In vero anche se la cometa di Halley è comparsa nel cielo anche verso il 12 a.C., non si pensa sia la famosa stella di Betlemme; per prima cosa perché è passata qualche anno prima rispetto alla nascita di Gesù, e, inoltre, costituisce un evento di breve durata, che non sarebbe stato compatibile con un lungo viaggio come quello dei magi.
Insomma, oramai possiamo dire che dei re magi e dell’epifania sappiamo proprio tutto (o quasi)! Abbiamo già visto in un altro articolo le tradizioni e la storia della festa dell’Epifania [https://www.savoiabenincasa.gov.it/magazine/2020/01/6-gennaio-giorno-della-befana-o-dei-re-magi/ NDR], in un altro articolo abbiamo persino visto come preparare la galette des rois [https://www.savoiabenincasa.gov.it/magazine/2020/04/la-galette-des-rois-a-trois/ NDR]; oggi, alla vigilia della SBefy 2021 😉 abbiamo scoperto cosa ha guidato i tre magi alla capanna di Gesù bambino…
Non ci resta che festeggiare questo ultimo giorno di vacanza alla grande, per ripartire più carichi (anche se ancora a distanza) il 7 gennaio 2021!
E allora, come da tradizione, la Redazione SBefy augura: BUONA BEFANA E BUON RIENTRO A TUTTI!!!
LAURA GALASSO, 4B ESABAC
One Comment
maddalena.mannucci
Impensabile che la classica e ormai notoria storia dei re magi si potesse sfatare così facilmente! Il sei gennaio, oltre a trovare le calze piene di caramelle e cioccolatini della Befana, i bambini si divertono a mettere i pupazzetti dei tre uomini barbuti che hanno raggiunto Gesù e lo hanno celebrato, attraverso tre doni differenti. Tutti questi racconti che ci accompagnato passo passo durante la nostra infanzia non sono altro che il risultato della leggenda o della devozione umana. La scienza da sempre ci dà dati specifici su ogni avvenimento che accade sia sul nostro pianeta che non, assottigliando così il margine di qualsiasi probabilità o fantasia. Ciò è giusto perché la nostra società è costantemente assetata dal senso di conoscenza a 360 gradi, soprattutto nella situazione che stiamo vivendo ormai da quasi un anno. Allo stesso tempo credo che davanti a questi racconti di sapienti che lasciano doni, la nostra reazione anche essere un sorriso capace di distogliere il nostro pensiero dalla quotidianità ripetitiva e non coinvolgente